La polizia belga ha effettuato 13 nuovi blitz nel quadro dell’inchiesta sulle stragi terroristiche di martedì scorso a Bruxelles. Le perquisizioni
La polizia belga ha effettuato 13 nuovi blitz nel quadro dell’inchiesta sulle stragi terroristiche di martedì scorso a Bruxelles.
Le perquisizioni hanno avuto luogo non solo nella capitale, ma in diverse località del Paese. Nove persone sono state ascoltate dagli inquirenti e cinque successivamente rilasciate.
Con il passare dei giorni, si fanno sempre più chiari i legami tra gli attentatori che hanno colpito a Bruxelles e quelli che a novembre agirono a Parigi.
L’incriminazione per partecipazione in attività terroristiche di Abderamane Ameuroud, algerino arrestato venerdì a una fermata del tram di Schaerbeek, non è che l’ultimo tassello del mosaico. L’uomo sarebbe coinvolto in un progetto di attentato sventato giovedì in Francia.
Un suo connazionale, Djamal Eddin Ouali, arrestato sabato sera dagli agenti della Digos nel salernitano, è sospettato di far parte di una rete di falsari utilizzata dagli autori delle stragi di Parigi e Bruxelles. La procura, che indaga sulle ragioni della sua presenza in Italia, si appresta a disporne l’estradizione in Belgio.
Finora, I’unico incriminato per gli attentati di martedì, che hanno fatto 28 vittime, è Faysal Cheffou. Ma gli inquirenti non sono ancora riusciti a stabilire se questo giornalista radicalizzato sia effettivamente l’uomo col cappello immortalato dalle telecamere dell’aeroporto di Zaventem, insieme ad altri due kamikaze.
Intanto, l’edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt scrive che l’intelligence di tutta Europa ricerca almeno otto persone, sospettate a vario titolo di complicità con gli attentatori che hanno agito in Francia e in Belgio.