Serge Stroobans, esperto anti-terrorismo: "un'utopia una società completamente sicura"

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Di Euronews
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Come trovare un equilibrio tra la lotta al terrorismo e la protezione delle libertà civili in Europa? Lo abbiamo chiesto a Serge Stroobants, esperto

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Come trovare un equilibrio tra la lotta al terrorismo e la protezione delle libertà civili in Europa? Lo abbiamo chiesto a Serge Stroobants, esperto dell’Istituto per l’Economia e la Pace. Strobants ha partecipato alla manifestazione di solidarietà per le vittime a Bruxelles.

James Franey, euronews:
“Ci sono state molte critiche nei confronti dei servizi di sicurezza belgi su come hanno gestito questa crisi nel corso degli ultimi mesi. Cosa risponde?

Serge Stroobants, Istituto per l’Economia e la Pace:
“Direi che è utopistico pensare che si possa vivere in una società al 100% sicura. Noi viviamo in Occidente, in generale, in società molto resistenti. Cerchiamo di garantire la totale sicurezza della società ma credo riusciremo fino al 99%. Molti attacchi sono stati sventati. Ma c‘è sempre una piccola possibilità di essere colpiti. E purtroppo questo è accaduto ieri”.

James Franey, euronews:
“Quindi lei sta dicendo che senza completamente rinunciare ai nostri valori e al nostro stile di vita, non possiamo fermare il terrorismo?”

Serge Stroobants, Istituto per l’Economia e la Pace:
“Sto dicendo che c‘è una scelta. O si vuole vivere in una società molto sicura – in una società con un molte misure di sicurezza – o si vuole restando attaccati al nostro stile di vita e alle nostre libertà. Credo che Bruxelles sia un luogo ideale e un esempio perfetto per osservare come vivono insieme persone diverse, ieri 40 nazionalità sono state colpite, la gente di diversa nazionalità è in grado di vivere insieme e farlo bene.

James Franey, euronews:
“E che cosa deve accadere a livello europeo, in termini di lotta contro il terrorismo e di condivisione di informazioni di intelligence?

Serge Stroobants, Istituto per l’Economia e la Pace:
“L’Unione europea sta facendo tutto il possibile per affrontare questo fenomeno. All’interno di tutti gli organi dell’Unione Europea, ci sono specialisti antiterrorismo. Anche all’interno della NATO, ad esempio, per citare l’altra organizzazione internazionale che ha sede a Bruxelles. Quindi ci si occupa della lotta al terrorismo. Quando si tratta di un’organizzazione internazionale come l’UE o la NATO, vi è la difficoltà ulteriore di mettere i 28 stati membri intorno al tavolo e condividere informazioni. Ma dopo Parigi e Charlie Hebdo a gennaio dello scorso anno, la condivisione di informazioni di intelligence ha fatto progressi. E per questo, la settimana scorsa Salah Abdeslam è stato catturato in un’operazione congiunta tra i servizi di sicurezza francesi e belgi”.

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