"Tampon tax": prima vittoria per il premier britannico Cameron

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Di Euronews
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Le donne europee potrebbero aver vinto la battaglia contro la tassa sugli assorbenti. In ogni caso il Regno Unito ha ottenuto la possibilità di

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Le donne europee potrebbero aver vinto la battaglia contro la tassa sugli assorbenti. In ogni caso il Regno Unito ha ottenuto la possibilità di eliminarla, durante le discussioni del summit dei 28 a Bruxelles.

Venerdì scorso i Paesi membri hanno approvato una proposta della Commissione Europea che concede agli Stati maggiore flessibilità in materia di riduzione dell’Iva, anche quella sui prodotti igienici. La proposta dovrà passare all’esame dell’europarlamento.

L’iniziativa era partita dal premier britannico David Cameron che punta a eliminare l’IVA del 5% in vigore nel Regno Unito.

Il governo britannico sostiene che donerà alle organizzazioni benefiche i circa 15 milioni di euro ottenuti dalla tassa sugli assorbenti, tamponi, coppe.

In Italia esiste una delle tasse più elevate su questi prodotti, il 22%, come mostra il nostro grafico.

Contro questa tassa ritenuta iniqua ci sono state manifestazioni e petizioni online. Chiedono che vengano tassati alla stregua dei beni essenziali.

A novembre a Parigi, decine di donne avevano manifestato per la riduzione dell’Iva brandendo assorbenti giganti macchiati di rosso e avevano chiesto un’armonizzazione della tassa a livello europeo.

Lo scorso dicembre, con il voto dei deputati francesi, i manifestanti hanno ottenuto la riduzione dell’Iva dal 20% al 5,5%.

Charline est rejointe par d'autres militantes, elles déguisées en serviettes #taxetamponpic.twitter.com/zuVKSw5asD

— Vincent Matalon (@vincentmatalon) 11 novembre 2015

Anche al governo italiano è stata rivolta una petizione online che ha raccolto finora oltre 13.000 firme.

“Le mestruazioni non si tassano!” 12mila firme per l'IVA al minimo sugli assorbenti: https://t.co/kLYw3RwF2s#8marzopic.twitter.com/U8E0Tm2eLG

— Change.org Italia (@ChangeItalia) 8 mars 2016

I deputati di Possibile, il partito di Giuseppe Civati, ha presentato una proposta di legge per chiedere la riduzione dell’Iva dal 22% al 4%.

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