Brasile: proteste contro Lula e Rousseff, scontro governo-giudici

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Di Euronews
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Camera nomina commissione per esame impeachment

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A San Paolo migliaia di persone chiedono le dimissioni della Presidente brasiliana, Dilma Rousseff e del Partito dei Lavoratori.

Le protesta esplode dopo l’avvio del procedimento di impeachment contro la Rousseff. Mentre un giudice blocca la nomina a ministro di Lula da Silva, dopo l’intercettazione di una conversazione telefonica tra i due che svela l’obiettivo di evitare l’arresto per l’ex Presidente, indagato nello scandalo corruzione Petrobras.

“Combatto contro la corruzione. Perché dopo quello che è successo, questo schiaffo sul volto, con la nomina di Lula a ministro, è come un insulto al popolo brasiliano – sostiene Rafaela Zurita, disoccupata – Sono qui da sola, credo nel cambiamento di questo Paese e spero seriamente che questa protesta porterà a dei risultati”.

“Quando un povero ruba va in prigione, quando un ricco ruba diventa ministro”, diceva nel 1988 Lula, fondatore di quel Partito dei Lavoratori che oggi scende in piazza per i suoi leader, mentre la Camera brasiliana avvia una commissione incaricata di esaminare la richiesta di impeachment contro la presidente e l’esecutivo fa appello contro la sentenza di sospensione della nomina di Lula.

Lo scontro frontale tra governo e magistratura brasiliani è alla resa dei conti.

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