A Baghdad migliaia di sostenitori del leader sciita Moqtada al Sadr hanno sfidato il divieto del ministero dell’Interno e organizzato un sit-in
A Baghdad migliaia di sostenitori del leader sciita Moqtada al Sadr hanno sfidato il divieto del ministero dell’Interno e organizzato un sit-in davanti alla super blindata zona verde, dove si trovano le più importanti istituzioni irachene e le ambasciate straniere. I manifestanti chiedono al primo ministro Haidar al-Abadi di formare un governo di tecnocrati per mettere in campo le riforme promesse e combattere la corruzione.
“Siamo qui su ordine di Moqtada al Sadr, abbiamo inscenato questo sit in davanti alla zona verde per fare pressioni sul governo iracheno affinché apporti un cambiamento profondo ed elimi la corruzione”, dice un dimostrante.
Il raduno è una sorta di ultimatum al governo come spiega un altro: “Resteremo qui, come deciso da Muqtada al Sadr, per 45 giorni o meno, se Dio vuole, se verrà realizzato il governo di tecnocrati che speriamo faccia del bene a noi e all’Iraq”.
È il quarto venerdì consecutivo di proteste. In stato di allerta le forze di sicurezza irachene che temono che la mobilitazione possa sfociare in una rivolta sciita contro il governo.