Fifa, Transparency International: "Fa la vittima, ma è responsabile"

Fifa, Transparency International: "Fa la vittima, ma è responsabile"
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Per approfondire le ultime della Fifa è ospite di euronews Deborah Unger che si occupa della sezione Corruzione nello Sport di Transparency International.

Joe Allen: Questa è effettivamente la prima volta che la Fifa ammette che i membri del suo comitato esecutivo sono colpevoli di fenomeni di corruzione su larga scala. Siamo di fronte a un vero e proprio passo in avanti verso un’era di trasparenza per l’organismo di governo del calcio mondiale?

Deborah Unger: La Fifa sta cercando di consolidare la propria posizione di vittima in tutta questa storia di corruzione e vuole anche riavere i soldi indietro.

Joe Allen: La sua risposta mi conduce perfettamente alla seconda domanda. La Fifa lamenta di essere una vittima in questa vicenda. Lei prende per buona questa presa di posizione o crede che sia una trovata della Fifa per distogliere l’attenzione dalle sue responsabilità rispetto a delle pratiche che hanno portato a questo caos?

Deborah Unger: Credo che la Fifa sia responsabile e chi è al suo interno non deve dimenticarlo. Il Dipartimento di giustizia l’ha dipinta come una vittima e la Fifa vuole mantenere questo status. Se non fosse la vittima, sarebbe l’autrice di questo sistema di corruzione. In questo caso, potrebbe essere interdetta dalle autorità svizzere. Mantenendo lo status di vittima, la Fifa può riformare se stessa. Ora, lo farà? Questa è la prossima domanda. Questo è il primo passo in questa direzione? Ha ammesso che ci sono delle mele marce – o che c’erano – all’interno dell’Organizzazione e questo è un passo verso una maggiore trasparenza. Sarà necessario fare molto di più per riavere la fiducia di tutti. Credo che le persone accoglieranno con cinismo questo annuncio.

Joe Allen: La Fifa ha ammesso il pagamento di tangenti per la Coppa del mondo in Sud Africa. Ma cosa dice riguardo agli altri e più recenti Mondiali e soprattutto alle prossime competizioni in Russia e Qatar? Quale dovrebbe essere il prossimo passo della Fifa per essere pienamente trasparente? Come dovrebbe muoversi da questo momento?

Deborah Unger: Ci sono delle indagini in corso sia in Svizzera che negli Stati Uniti sui sistemi di assegnazione delle ultime Coppe del Mondo. Una volta che saranno resi noti i risultati delle inchieste la Fifa dovrà rispondere. La Fifa ha svolto una sua indagine interna, forse in molti si sono dimenticati del cosiddetto Rapporto Garcia. Non è mai stato pubblicato e noi di Trasparency International continuiamo a dire che dovrebbe essere reso pubblico. Ci sono molto probabilmente tante ulteriori informazioni su altre Coppe del Mondo nel corso degli anni e se le indagini andranno avanti ne sapremo molto di più.

Joe Allen: Siamo vicini alla pubblicazione senza censura del Rapporto Garcia?

Deborah Unger: Non ne sono sicura. Non lo sappiamo. Credo che Gianni Infantino dovrebbe, come presidente, farne una priorità, una delle mosse chiave per ottenere di nuovo la fiducia. Non abbiano sentito niente del genere fino a ora, speriamo di sentirlo presto.

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