"Miracles from Heaven", la nuova pellicola di Patricia Riggen

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“Miracles from Heaven” è il nuovo film di Patricia Riggen. Trasposizione cinematogradica dell’omonimo libro di Christy Bean in cui si narrano le

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“Miracles from Heaven” è il nuovo film di Patricia Riggen. Trasposizione cinematogradica dell’omonimo libro di Christy Bean in cui si narrano le vicende, realmente vissute, da sua figlia colpita da una malattia rara.

La scoperta della malattia spinge la madre Christy, nella pellicola interpretata da Jennifer Garner, alla disperata ricerca di una cura per salvare la piccola Anna.

La bambina scampata a un incidente e a una morte data per certa, viene considerata da tutti miracolata.

“Non ero preoccupata di fare un film in cui la fede aveva il ruolo centrale, l’importante era che non fosse un film che cercasse di fare la morale agli altri, perché credo che nessuno abbia il diritto di dire agli altri in cosa credere e come. In questo caso si è trattato per lo più di recitare la parte di una persona che crede, piuttosto che di fare un film sulla fede. Si parla di una famiglia, di una bambina, si parla di speranza e non c’entra molto quello in cui credi”.

Nel film anche Queen Latifah nei panni dell’amica della madre Christy, a lei il ruolo di portatrice di speranza e quello di presentarle il dottore. interpretato da Eugenio Derbez, che aiuterà Anna.

“Ho amato la storia dall’inizio. Credo nei miracoli, e credo anche che i bambini siano molto più aperti e sensibili degli adulti davanti a tutto ciò che è spirituale. Non sono ancora stati contaminati dal resto del mondo, mantengono una visione pura davanti alle cose o alle persone. Sono molto aperti” spiega Queen Latifah. E’ dello stesso parere anche Eugenio Derbez, che ammette:“Credo che nel mondo attuale, se non si ha un lato spirituale non si può sopravvivere. C‘è bisogno di equilibrio. Quando si vive circondati dal caos, dai computer, dai telefonini, tutto diventa così freddo che c‘è bisogno di fermarsi un momento, respirare e riconnettersi con quello in cui si crede”.

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