Preghiere in tutto il Giappone a 5 anni dal terremoto-tsunami

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Alle 11 e 46 il Giappone si è fermato per ricordare le vittime della tragedia di 5 anni fa. A Tokyo in una cerimonia ufficiale l’imperatore Akihito

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Alle 11 e 46 il Giappone si è fermato per ricordare le vittime della tragedia di 5 anni fa.
A Tokyo in una cerimonia ufficiale l’imperatore Akihito e la consorte Michiko insieme al premier Abe hanno osservato un minuto di silenzio per le 20 mila vittime del sisma e dello tsumani che causarono anche la catastrofe nucleare di Fukushima.

In tutto il paese si sono svolte preghiere e celebrazioni per chi perse la vita quell’11 marzo del 2011.

I giapponesi ricordano il passato mentre nel presente le ferite rimangono aperte.
Ad oggi vivono ancora lontano dalla propria casa 174.000 persone, la maggior parte allontanate per il rischio di contaminazione radioattiva.

Il governo, denunciano alcune organizzazioni ambientaliste tra cui Greenpeace, vuole sospendere gli indennizzi e spinge perché la maggioranza della popolazione sfollata faccia rientro nelle proprie case entro il 2017. Si tratta di aree ancora affette da livelli di radiazione altissimi, con le falde acquifere contaminate.

5 anni fa il terremoto di magnitudo 9 e lo tsunami provocarono il disastro alla centrale di Fukushima,
costruita su una costa alta appena 4 metri sul livello del mare, e protetta da dighe adatte a fronteggiare un tifone, non certo un maremoto.

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