La Polonia entra in una fase di scontro aperto tra i poteri dello Stato. La Corte Costituzionale ha bocciato la riforma della giustizia del governo
La Polonia entra in una fase di scontro aperto tra i poteri dello Stato. La Corte Costituzionale ha bocciato la riforma della giustizia del governo conservatore. Un testo che comprende anche modifiche del funzionamento della Corte stessa e che i giudici hanno considerato anticostituzionale.
Ma la decisione dei togati, non la prima ad andare contro le riforme messe a punto dall’esecutivo del Premier Beata Szydlo, sarebbe illegittima secondo il governo:
Zbigniew Ziobro, Ministro della Giustizia: “La mia convinzione è la seguente: le posizione assunte della Corte Costituzionale sono posizioni di un gruppo di giudici che non hanno agito nei confini stabiliti dalla legge. Dunque sono illegali. Queste decisioni non hanno valore legale e non sono vincolanti” ha affermato in conferenza stampa.
La vicenda ha ormai varcato i confini polacchi: il testo della riforma sarà esaminato entro il fine settimana anche dalla Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d’Europa, ed è oggetto di verifica da parte della Commissione Europea.
Il centro destra di Diritto e Giustizia, al governo da novembre 2015, è stato contestato durante una manifestazione che si è tenuta davanti alla Corte Costituzionale.