Ue-Turchia, Ankara chiede nuove risorse per fermare arrivi

Ue-Turchia, Ankara chiede nuove risorse per fermare arrivi
Di Arianna Sgammotta
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Tensione al vertice tra Ue e Turchia a Bruxelles, dove il governo di Ankara avrebbe chiesto tre miliardi aggiuntivi per la gestione della crisi

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Tensione al vertice tra Ue e Turchia a Bruxelles, dove il governo di Ankara avrebbe chiesto tre miliardi aggiuntivi per la gestione della crisi migratoria. La riunione, che da programma, sarebbe dovuta terminare nel tardo pomeriggio, prosegue fino a cena. Malumori anche sulla proposta di ricollocamento di 300 mila siriani ospiti in Turchia tra i Paesi membri.

Resta, invece, per ora incerta la preannunciata chiusura della rotta balcanica, così come l’apertura di nuovi capitoli nel processo di adesione all’Ue della Turchia. Contrariamente a quanto affermato dal Premier Davutoglu appena giunto a Bruxelles questa mattina. “La riunione mostra quanto la Turchia e l’Unione europea siano importanti l’una per l’altra” ha dichiarato Davutoğlu arrivando a Bruxelles “Ci aspettano moltissime sfide e l’unico modo per superarlo è la solidarietà. Credo riusciremo a superare questo momento aumentando la cooperazione. La Turchia è pronta ad aiutare l’Europa e ad entrare in Europa”.

Sul rilancio dei negoziati per l’accesso della Turchia nell’Unione, infatti, pesano le repressioni avviate dal Governo di Ankara contro i media e gli oppositori. “Maggiore cooperazione con la Turchia non significa che accettiamo tutto della politica turca. Dobbiamo essere molto attenti a quello che accade nel Paese. E non mi sono sfuggite le repressioni contro la stampa, che deve essere libera, come in ogni altro Paese” ha dichiarato François Hollande arrivato a Bruxelles.

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