Grecia: aumenta il numero di migranti bloccati a Idomeni in condizioni precarie

Grecia: aumenta il numero di migranti bloccati a Idomeni in condizioni precarie
Di Luisida De Ieso Agenzie:  Afp, Reuters, Dpa International
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Trentamila migranti bloccati in Grecia in attesa di un accordo fra i Paesi europei, oltre 13.000 soltanto a Idomeni, in un campo che ne può

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Trentamila migranti bloccati in Grecia in attesa di un accordo fra i Paesi europei, oltre 13.000 soltanto a Idomeni, in un campo che ne può accogliere soltanto 1500.

Le Ong offrono assistenza e tende, visto che molti sono costretti a dormire all’aperto. Atene promette un centro sanitario operativo da mercoledì prossimo. Una strettoia dovuta alle restrizioni imposte da vari Paesi, dalla Repubblica di Macedonia all’Austria.

“Sono qui da quasi dieci giorni, nessuno si preoccupa di noi”, lamenta un migrante. “Ci sono tanti bambini, sono malati e nessuno se ne interessa. Ci sono tanti anziani, molti sono malati, sembrano sul punto di morire, e nessuno se ne preoccupa. Cosa possiamo fare?”.

Let's move #EU Summit to #Idomeni, where govt leaders can face their collective shame & listen to #refugees' stories pic.twitter.com/4viTw0NYwl

— Lotte Leicht (@LotteLeicht1) 5 marzo 2016

La Repubblica di Macedonia ha lasciato passare soltanto 200 migranti fra venerdì e sabato, la polizia contesta i documenti rilasciati dalle autorità greche. Sono soprattutto afghani, iracheni e siriani.

Ma secondo l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, la Repubblica di Macedonia respinge i siriani e gli iracheni di alcune località che non considera zone di guerra.

“Se sul tuo passaporto c‘è scritto Damasco non passi”, afferma un siriano. “Perché il governo della Repubblica di Macedonia ci ha detto, Damasco è un posto sicuro. Ma ci sono persone come me che vengono dal campo di Yarmouk (campo profughi palestinese alla periferia di Damasco, ndR) e Yarmouk non è un posto sicuro”.

#Greece: #Idomeni camp is holding 7 times its maximum capacity. pic.twitter.com/KNjPxla0G2

— MSF International (@MSF) 4 marzo 2016

Prima del vertice di lunedì fra Unione Europea e Turchia, la cancelliera tedesca Merkel ha invitato la Grecia ad accelerare l’organizzazione dei centri di accoglienza per rifugiati e l’Europa a essere solidale con Atene. Quest’ultima sostiene di aver bisogno di 480 milioni di euro da parte dell’Unione Europea per poter ospitare 100.000 rifugiati. Secondo l’Onu i migranti bloccati in Grecia saranno circa 70.000 nelle prossime settimane.

Difficile trovare un accordo fra i Paesi europei, molti dei quali rifiutano apertamente di accogliere i migranti. Domenica il ministro della Difesa austriaco, il socialdemocratico Hans Peter Doskozil ha affermato che Vienna non parteciperà ad alcun sistema di quote per la distribuzione di rifugiati fra Paesi europei, perché ne ospita già molti. Di recente l’Austria, principale meta dei profughi dopo la Germania, ha fissato un tetto al numero di migranti che accoglierà quest’anno, 37.500. Lo scorso anno ha ricevuto 90.000 richieste di asilo.

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