È la risposta all'inasprimento delle sanzioni imposte dal Consiglio di Sicurezza contro Pyongyang.
La Corea del Nord ha minacciato un attacco nucleare, potrebbe arrivare “in ogni momento” ha affermato il leader Kim Jong-Un passando in rassegna il parco missili nazionale. È la risposta all’inasprimento delle sanzioni imposte dal Consiglio di Sicurezza contro Pyongyang.
Secondo gli specialisti statunitensi il Paese non è ancora dotato di testate missilistiche tali da rappresentare un pericolo, Mosca ha subito fatto appello alla calma rivolgendosi alle nazioni nell’area. La tensione a Seul è alta, il presidente sudcoreano Park Geun-hye:
“Se non fermiamo la Corea del Nord, le sue capacità nucleari continueranno a crescere, questo porterà al disastro irreversibile il nostro popolo e demolirà i presupporti di pace nel nord est dell’Asia”.
Il governo sudcoreano dal canto suo aprirà una trattativa con Washington per fornirsi dello scudo antimissile. Un’opzione che ha come primo oppositore la Cina, alleata di Pyongyang, impegnata per sette settimane nelle trattative con gli Stati Uniti che hanno condotto alla risoluzione sulle sanzioni economiche ha fatto saltare i nervi al leader nordcoreano Kim Jong-Un.