Siria: aiuti umanitari in zone assediate, riunita task-force Onu

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Di Salvatore Falco
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In Siria, i militari russi iniziano a consegnare gli aiuti umanitari nelle zone assediate. È la prima volta da quando è entrato in vigore il cessate

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In Siria, i militari russi iniziano a consegnare gli aiuti umanitari nelle zone assediate. È la prima volta da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, alla mezzanotte di sabato.

La fragile tregua, al suo terzo giorno, intende aprire la strada per la consegna di aiuti a oltre 480mila siriani. Nei prossimi cinque giorni l’Onu prevede di raggiungere almeno 154mila persone.

“Il cessate il fuoco tiene”, dice il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon che ha incontrato l’inviato speciale per la Siria, Staffan de Mistura, prima della riunione della task-force incaricata di vigilare sulla situazione.

“Stiamo lavorando, stiamo lavorando su questo obiettivo, ma ovviamente tutto dipende da come procederà il cessate il fuoco, dalla fine delle ostilità e dagli aiuti umanitari”.

“Avete già spedito gli inviti per i colloqui di pace?” chiede un giornalista a De Mistura.

“Non vi è alcun bisogno di inviti, abbiamo solo bisogno di fissare e indicare una data”, conclude il diplomatico italo-svedese.

L’opposizione al regime e i curdi denunciano sporadici bombardamenti, ma il cessate il fuoco, stando alle informazioni dell’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, ha prodotto un drastico calo del numero di morti nelle aree non controllate dai combattenti jihadisti.

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