Ultimatum di Tsipras all'Ue: la Grecia non può diventare un dimenticatoio per migranti

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Di Andrea Neri
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Difronte all’esplosione dello spazio Schengen e ad un Europa che si chiude gli occhi davanti alla crisi migratoria, quello del Premier ellenico

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Difronte all’esplosione dello spazio Schengen e ad un Europa che si chiude gli occhi davanti alla crisi migratoria, quello del Premier ellenico Alexis Tsipras più che un grido d’allarme è un ultimatum.

Le frontiere verso il centro e Nord Europa sono ormai una serie ininterrotta di barriere che trasformano Atene in un dimenticatoio comune. Una situazione inaccettabile ha detto il Capo del governo e leader di Syriza:

“Alcuni Paesi non sembrano capire che i nostri accordi, i nostri accordi comuni, o vengono rispettati o non hanno senso di essere. Quel che ci rifiutiamo di accettare è di vedere il nostro Paese trasformato in un limbo di anime perse e allo stesso tempo continuare a comportarci in seno all’Unione Europea e ai vertici come se non ci fosse niente che non va” ha detto Tsipras in Parlamento ad Atene.

“La Grecia ha bisogno di aiuto nella gestione della crisi dei rifugiati. La risposta sta nella condivisione delle responsabilità e non certo nel chiudere le frontiere” è stato il commento di Filippo Grandi, che da inizio anno ha raccolto da Antonio Guterres il testimone come Alto Rappresentante dell’Onu per i rifugiati.

“Non siamo d’accordo con queste misure e ancora una volta facciamo appello alla cooperazione. Il problema è che abbiamo richiesto collaborazione troppo a lungo senza avere risposta. Quindi bisogna trovare un modo più convincente” ha detto a colloquio con il Premier ellenico.

Sotto accusa sono Austria, Slovenia, Croazia, Serbia, ex-Macedonia che hanno deciso di diminuire drasticamente quando non bloccare del tutto il flusso dei migranti attraverso le proprie frontiere. Gli effetti di questa decisione si possono apprezzare con i dati degli ingressi in Germania: appena 103 persone martedì scorso, rispetto a una media di 2.000 entrate giornaliere la scorsa settimana.

Greece needs support in helping refugees. Sharing responsibility (NOT closing borders) is the answer. W/ atsipras</a> <a href="https://t.co/YDGY2SAk3W">pic.twitter.com/YDGY2SAk3W</a></p>&mdash; Filippo Grandi (RefugeesChief) 24 febbraio 2016

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