L’opposizione nazionalista è tornata a riempire le piazze di Pristina, la capitale del Kosovo per chiedere le dimissioni del governo e la
L’opposizione nazionalista è tornata a riempire le piazze di Pristina, la capitale del Kosovo per chiedere le dimissioni del governo e la convocazione di elezioni anticipate.
Nel mirino dei manifestanti due accordi bilaterali recentemente sottoscritti con la Serbia per la creazione di una Associazione delle comunità serbe in
Kosovo, e con il Montenegro per la definizione della linea di frontiera comune.
Molti manifestanti mostrano cartellini rossi al governo di Isa Mustafa, e sventolano, oltre a quelle del Kosovo, bandiere di Albania, Germania,
Svezia, Usa e Nato.
Per far fallire i due accordi, da mesi l’opposizione nazionalista blocca i lavori parlamentari con varie azioni di disturbo, compreso il lancio di gas lacrimogeni in aula.