Ucraina, Parlamento salva per un soffio il governo del Premier Yatseniuk

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Di Andrea Neri
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Sorride il Premier ucraino Arseni Yatseniuk dopo che il Parlamento di Kiev ha bocciato la mozione di sfiducia contro il governo di coalizione da lui

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Sorride il Premier ucraino Arseni Yatseniuk dopo che il Parlamento di Kiev ha bocciato la mozione di sfiducia contro il governo di coalizione da lui guidato.

La mozione è stata votata da 194 deputati rispetto al minimo di 226 richiesto per poter chiedere la dimissioni dell’esecutivo. Una scelta che avrebbe quasi certamente portato ad elezioni anticipate.

Il Primo Ministro tuttavia non può certo parlare di vittoria ma a mala pena di un salvataggio in corner, avvenuto subito dopo il voto annuale con cui i deputati valutano l’operato del governo, sanzionato con una maggioritaria insoddisfazione (247 deputati hanno espresso un giudizio negativo sul governo sui 450 che siedono in Parlamento).

“Il vero problema è il segnale che l’Ucraina sta mandando alla gente” dice Svitlana Zalischchuk, deputata del blocco del Presidente Petro Poroshenko. “Da quello che capiamo il 70% degli ucraini non appoggiano il governo perché non credono che sia stato fatto abbastanza per risolvere la maggior parte dei problemi del Paese. Una situazione che mina alle radici la fiducia degli elettori nel Parlamento”.

Parlamento fuori dal quale si è tenuta una manifestazione di protesta contro il governo. Una manifestazione cui hanno preso parte in primis i militanti della destra nazionalista del partito Svoboda. Il governo di Yatseniuk resta in bilico, oggetto di critiche per le mancate riforme e di accuse di corruzione. Il Capo dello Stato Petro Poroschenko, prima del voto in aula, aveva chiesto al Premier di fare un passo indietro e insistito sulla necessità di un radicale rimpasto di governo.

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