Tusk ad Atene: "Crisi dei rifugiati non si risolve con la Grecia fuori da Schengen"

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Escludere la Grecia dallo spazio Schengen non risolverebbe la crisi dei rifugiati. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, in

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Escludere la Grecia dallo spazio Schengen non risolverebbe la crisi dei rifugiati. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, in visita ad Atene, rispondendo a quei membri dell’Unione che confidano nella chiusura delle frontiere per rallentare i flussi migratori.

La difesa della frontiere esterne è al centro del vertice europeo di giovedì a Bruxelles, dove Alexis Tsipras spera siano riconosciuti gli sforzi del suo governo.

L’analista Angelos Koveos sottolinea che la Grecia e l’Europa hanno priorità diverse: “Per Atene, la priorità è ottenere un buon giudizio sui progressi economici del Paese, mentre la crisi dei rifugiati è al secondo posto. Per gli altri membri dell’Unione, invece, frenare gli arrivi di migranti è in assoluto la cosa più importante”.

Il ministro della difesa ellenico assicura che quattro dei cinque hotspot assegnati alla Grecia saranno da oggi operativi. Ognuno dovrebbe poter registrare fino a un massimo di 4.000 persone al giorno.

Il corrispondente di euronews da Atene, Stamatis Giannisis, ricorda che “la Grecia è stata duramente criticata dai partner europei per non aver arrestato il flusso di profughi. In questo momento, però, il governo Tsipras sembra avere il sostegno di Francia, Germania e delle istituzioni comunitarie: decise a denunciare le uscite di alcuni Stati membri come xenofobe e contrarie allo spirito di un’Europa unita”.

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