Siria, MSF: medici a rischio perché considerati criminali se curano ribelli

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Squadre di volontari cercano tra le macerie dell’ospedale sostenuto da Medecins sans frontières a Murat al-Numan, nella provincia siriana di Idlib

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Squadre di volontari cercano tra le macerie dell’ospedale sostenuto da Medecins sans frontières a Murat al-Numan, nella provincia siriana di Idlib, nella speranza di trovare alcuni dei dispersi ancora in vita.

Nella struttura, dotata di una trentina di posti letto, lavoravano 54 persone.

Per Mego Terzian, presidente di MSF France, non vi sono dubbi che si sia voluto colpire il personale medico. “Chi esercita questa professione in un’area controllata dai ribelli viene considerato un criminale – dice – e questo significa che medici e infermiere che lavorano in un ospedale diventano obiettivi potenziali del regime siriano”.

Non è la prima volta che un centro gestito dall’associazione finisce sotto attacco. Secondo MSF, i casi si sono moltiplicati a partire da settembre, con l’inizio dei raid dell’aviazione russa nel nord della Siria.

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