Porte sempre più chiuse per i migranti. Scontri a Kos contro gli hotspot

Porte sempre più chiuse per i migranti. Scontri a Kos contro gli hotspot
Di Michele Carlino Agenzie:  Ansa, Reuters, Afp, Aptn
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia pronti a rendere ancora più difficile ai migranti il passaggio delle loro frontiere. Dal canto suo

PUBBLICITÀ

Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia pronti a rendere ancora più difficile ai migranti il passaggio delle loro frontiere. Dal canto suo, l’ex repubblica yugoslava di Macedonia, annuncia misure drastiche e continua a respingere migliaia di persone ogni giorno.

E visto che l’Unione europea non riesce a governare il fenomeno, i singoli paesi fanno ciascuno per conto proprio.

Le autorità di Pristina hanno già eretto una barriera di 60 chilometri lungo il confine con la Grecia, e la stessa cosa si accinge a fare l’Austria alla frontiera con l’Italia.

Intanto, sull’isola greca di Kos, da settimane sommersa dagli arrivi, si sono registrati scontri tra gli abitanti e la polizia.

I locali si battono contro la decisione del governo di realizzare sull’isola uno degli hotspots previsti dalle intese europee.

Infine, le navi della Nato nell’Egeo, hanno rivevuto l’ordine di riportare in Turchia i rifugiati eventualmente soccorsi in mare.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Emergenza profughi: a Lesbo il cimitero dei 'Senza Nome'

Dal 31 marzo Romania e Bulgaria entreranno a far parte (parzialmente) dell'area Schengen

L'Europa deve abbracciare il pragmatismo per rimanere rilevante nel Sud globale