Meno sanzioni europee contro la Bielorussia. Tentativi di distensione con Minsk

Meno sanzioni europee contro la Bielorussia. Tentativi di distensione con Minsk
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Di Margherita Sforza
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Un passo avanti nelle relazioni tra Unione europea e Bielorussia. I ministri degli Esteri hanno deciso di eliminare in parte le sanzioni contro il

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Un passo avanti nelle relazioni tra Unione europea e Bielorussia. I ministri degli Esteri hanno deciso di eliminare in parte le sanzioni contro il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ed altri 170 funzionari. Resterà in vigore invece per altri 12 mesi l’embargo sulle armi.

Spiega l’alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini: “Abbiamo visto che la situazione nel paese mostra una tendenza positiva, una tendenza di cui abbiamo bisogno e che vogliamo incoraggiare: ripresa del dialogo con l’Unione europea sui diritti umani, il ruolo costruttivo che la Bielorussia ha avuto nella regione, in particolare nel conflitto in Ucraina”.

L’allegerimento delle sanzioni è stato deciso in risposta alla scarcerazione di diversi prigionieri politici in Bielorussia in agosto, ricorda il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier:

“Non siamo stati solo sollevati, ma abbiamo detto che la liberazione dei prigionieri politici era il punto da cui riformulare le nostre relazioni. Ma naturalmente non riteniamo in modo ingenuo che la Bielurussia cambierà da un giorno all’altro. Osserveremo con attenzione la situazione”

Le sanzioni contro Minsk sono state estese progressivamente fino al 2012 contro 240 persone e 32 entità. La lista nera si è poi ridotta perché alcune persone sono decedute ed altre hanno vinto vertenze giudiziare contro l’Unione Europea.

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