Cuba: incontro storico fra Francesco e Patriarca Kirill dopo scisma del 1054

Cuba: incontro storico fra Francesco e Patriarca Kirill dopo scisma del 1054
Di Alberto De Filippis
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Inizia in Messico la visita pastorale di sei giorni del Papa, fino al 18 febbraio, durante la quale avrà, tra l’altro, incontri con le comunità

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Inizia in Messico la visita pastorale di sei giorni del Papa, fino al 18 febbraio, durante la quale avrà, tra l’altro, incontri con le comunità indios del Chiapas, con i migranti al confine Usa, con i detenuti del carcere di Ciudad Juarez e con le famiglie delle vittime dei narcos.

Ma il viaggio del pontefice è atteso soprattutto per la tappa a Cuba e l’abbraccio storico con il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill. In un Paese neutrale, Cuba appunto, alla presenza di Raul Castro, si tiene un incontro atteso da decenni, che segna il disgelo definitivo dopo lo scisma tra le Chiese di Occidente e Oriente del 1054.

Riavvicinamenti in giro per il mondo ce ne sono stati. A Bari, in Italia, ad esempio, riposano le spoglie di san Nicola e sulla cripta in cui sono custodite è costruita la Basilica.

Questo abbraccio resta però un evento storico nel riavvicinamento fra le due chiese come spiega un rappresentante della conferenza episcopale cubana: “Questo incontro crea nuovi orizzonti, non solo in termini di relazioni fra la chiesa apostolica romana e quella ortodossa, ma anche in termini assoluti di dialogo e riconciliazione fra la gente di nazioni diverse”.

Subito dopo l’incontro con Kirill, che non dovrebbe durare oltre le due ore,Francesco riparte per Città del Messico dove questo venerdì incontrerà le autorità dello Stato e i vescovi per un visita che si annuncia molto politica.

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