Bernie e Hillary cercano il voto delle minoranze. Il dibattito si infiamma su Kissinger

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Di Alfredo Ranavolo
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Elogi per Obama dall'ex segretario di Stato, meno entusiasmo dal senatore.

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Qui in Wisconsin si voterà tra quasi due mesi, ma è da Milwaukee che riprende il dibattito tra Hillary Clinton e Bernie Sanders, fresco trionfatore in New Hampshire. Mentre il prossimo appuntamento con le primarie democratiche è in Nevada, il 20 di febbraio.

Confronto per lo più pacato, da alcuni commentatori definito noioso.

L’ex segretario di Stato va a caccia dei voti delle minoranze, come “afroamericani che devono affrontare discriminazioni sul mercato del lavoro, nell’istruzione, per gli alloggi e nel sistema giudiziario. Famiglie operose di immigrati che vivono nella paura, dovrebbero essere portate furoi dall’ombra. Così esse e i loro figli potranno avere un futuro migliore”.

In quest’ottica, Hillary ha citato più che in passato il presidente in carica Barack Obama, ma non si è mostrata aggressiva come la necessità di rilanciare la sua campagna dopo la sconfitta del 9 febbraio avrebbe fatto attendere.

President Obama doesn't get the credit he deserves. His accomplishments shouldn't be up for debate at a #DemDebate.

— Hillary Clinton (@HillaryClinton) 12 Febbraio 2016

Sull’operato dell’inquilino della Casa Bianca qualche riserva, invece, è stata espressa dal suo avversario. Che su un punto, però, è pienamente in sintonia.

“Ho combattuto – ha affermato durante il dibattito – tutta la vita per far sì che la salute fosse un diritto per tutte le persone. Non intendiamo smantellare tutto. Per me la salute è un diritto di tutti, non un privilegio. E io mi batterò per questo”.

Ma sul piano per l’healthcare è partito l’affondo di Clinton, che lo ha definito irrealizzabile.

Il tono tra i due contendenti è salito anche quando l’ex segretario di Stato ha citato, in positivo, la politica estera di un suo predecessore: Henry Kissinger. Inviso, però, all’ala sinistra dei democratici e dal cui interventismo Sanders ha immediatamente preso le distanze.

“Non è un tipo che mi piace – ha detto il senatore del Vermont – e contate su di me, non lo seguirò”.

“I am proud to say that Henry Kissinger is not my friend, and I will not take advice from him on foreign policy.” #DemDebate

— Bernie Sanders (@BernieSanders) 12 Febbraio 2016

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