Siria: emergenza umanitaria al confine turco, 31mila siriani ammassati

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Di Euronews
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Le porte della Turchia restano chiuse ai siriani fuggiti dalla regione di Aleppo. 31mila le persone, l’80% donne e bambini, ammassate alla frontiera

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Le porte della Turchia restano chiuse ai siriani fuggiti dalla regione di Aleppo. 31mila le persone, l’80% donne e bambini, ammassate alla frontiera turca. I campi al confine, come quello nella città di Azaz, sono al collasso. “Non ci sono più posti, molti sfollati dormono i primi giorni per strada, senza coperte”, denuncia Medici senza frontiere (Msf) che fornisce assistenza umanitaria.

“Non c‘è niente in queste tende”, racconta una rifugiata. “Ho perso mio marito e sono malata, avrei bisogno di medicine, ma non ci sono e io non ho soldi per comprarle. Abbiamo fame, non abbiamo nulla da mangiare, neanche una manciata di grano. Aiutateci”.

L’Onu è tornata a chiedere ad Ankara di far entrare i siriani in fuga dalla guerra ma la Turchia teme che sino a 600mila persone potrebbero arrivare ai suoi confini.

Intano infuriano i combattimenti e, si intensificano i raid russi, nella regione di Aleppo. Resta in mano ai ribelli la città, ma le truppe siriane la stanno assediando e potrebbe cadere presto. Una perdita che sancirebbe il decisivo vantaggio di Assad.

Sul fronte diplomatico a mobilitarsi sono i ministri degli esteri dei Paesi coinvolti nella questione siriana. Il segretario di Stato americano John Kerry è arivato a Monaco, in Germania, dove si tenterà di rilanciare i negoziati di pace.

L’obiettivo è gettare le fondamenta per un cessate il fuoco nel Paese.

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