Una strage avvenuta nel silenzio. Sono almeno 65 i profughi nigeriani uccisi da due donne kamikaze che si sono fatte saltare in aria dopo essere
Una strage avvenuta nel silenzio. Sono almeno 65 i profughi nigeriani uccisi da due donne kamikaze che si sono fatte saltare in aria dopo essere riuscite ad introdursi in un campo per sfollati nel Nord-Est della Nigeria.
La strage è avvenuta martedì scorso ma un collasso della rete telefonica ha impedito di dare l’allarme e la notizia è stata diffusa con quasi due giorni di ritardo.
La struttura si trova vicino a Dikwa, nello Stato di Borno, a 85 chilometri dal capoluogo Maiduguri. Si tratta della regione in cui più è attivo il gruppo Boko Haram. E proprio le violenze degli estremisti islamici hanno costretto migliaia di persone a fuggire dalle proprie case. Tra i rifugiati almeno 150 sono rimasti feriti.
L’attentato non è stato rivendicato ma le autorità nigeriane lo attribuiscono a Boko Haram, organizzazione che ha giurato fedeltà all’autoproclamato Stato Islamico.