Francia: l'Assemblea Nazionale approva la legge per la revisione della Costituzione

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Con una netta maggioranza l’Assemblea Nazionale francese ha approvato il progetto di legge denominato ‘Protezione della Nazione’. 317 i voti a

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Con una netta maggioranza l’Assemblea Nazionale francese ha approvato il progetto di legge denominato ‘Protezione della Nazione’. 317 i voti a favore. 199 quelli
contrari. Ora il pacchetto passa al Senato e, dopo un’eventuale voto
favorevole, previsto per marzo, sarà il Congresso (Assemblea Nazionale e Sanato riuniti in seduta comune) riunito a Versailles a dover dare il via libera definitivo alla modifica della Costituzione.

Il progetto di legge è stato fortemente voluto dal presidente della Repubblica francese dopo gli attentati del 13 novembre. Agli attacchi occorreva una risposta ferma.

La prima revisione riguarda l’articolo 36-1 sullo stato d’emergenza che deve essere: “dichiarato in Consiglio dei ministri, su una parte o su tutto il territorio della Repubblica sia in caso di pericolo imminente, sia in caso di eventi che per loro natura e gravità, hanno carattere di calamità”.

“Solo il Parlamento potrà progare lo stato d’emergenza al di là dei 12 giorni, tramite una legge che ne fissi una durata non superiore ai 4 mesi (rinnovabili). Durante lo stato d’emergenza l’Assemblea non potrà essere sciolta”.

In realtà, a parte le disposizioni sullo scioglimento dell’Assemblea e sui quattro mesi, non ci sono grossi cambiamenti rispetto alla legge datata 1955 e adottata dalla Francia durante la guerra d’Algeria che definiva lo stato d’emergenza. La differenza principale
è che ora diventerà un articolo della Costituzione.

La seconda revisione, quella più controversa, è quella sulla revoca della nazionalità. L’articolo 25 del Codice civile prevedeva che un individuo, che aveva ottenuto la nazionalità francese da almeno dieci anni, poteva esserne privato se ‘condannato per lesioni agli interessi fondamentali della nazione’, ‘costituenti un atto terroristico’
o per atti che favoriscono uno Stato estero, incompatibili con lo status di francese, che danneggiano gli interessi della Francia.

Con la revisione dell’articolo 34 d’ora in avanti a tutti i francesi, compresi quelli nati sul suolo transalpino, potrà essere revocata la nazionalità e i diritti che questa garantisce.

Il provvedimento ha già scosso il governo Valls: il ministro della Giustizia Christiane Taubira ha lasciato perché in totale disaccordo con una simile misura.

Je quitte le Gouvernement sur un désaccord politique majeur. Je suis fidèle à nous.

— Christiane Taubira (@ChTaubira) January 27, 2016

Non è escluso che altri la seguano. Al termine del voto il premier Manuel Valls non ha nascosto la propria soddisfazione ma qualcuno
sostiene che la modifica costituzionale potrebbe fare implodere una già fragile maggioranza.

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