L'offensiva di Aleppo allarma l'ONU: "Si rischia di affamare 300.000 persone"

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Di Diego Giuliani
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Appello di Kerry a Mosca: "Faciliti l'apertura di corridoi umanitari". Lavrov: "Trasmessa agli Usa una proposta concreta per risolvere la crisi in Siria"

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“L’accerchiamento di Aleppo da parte delle forze di Bachar Al-Assad rischia di tagliare viveri e approvvigionamenti a circa 300.000 persone”. A lanciare l’allarme è sono le Nazioni Unite, che sottolineano l’urgenza di aprire dei corridoi umanitari. Altolà che fa eco a un rapporto del progetto SiegeWatch, secondo cui in tutta la Siria sarebbero ormai già un milione le persone che vivono in stato d’assedio.

READ: #Flash update on the humanitarian developments in #Aleppohttps://t.co/cAt4VJugSBpic.twitter.com/5dqgncLP5Y

— OCHA Syria (@OCHA_Syria) 9 Febbraio 2016

#SiegeWatch report: over 1 million Syrians living under siege https://t.co/KBbt2b9I7V. Find out more on https://t.co/ewzhAQck3r

— PAXforpeace (@PAXforpeace) 9 Febbraio 2016

Appoggiato dagli Hezbollah libanesi e dai raid russi, l’esercito di Damasco ha da una settimana intensificato le operazioni intorno ad Aleppo e così contribuito anche al naufragio dei negoziati di pace di Ginevra.

In occasione di un incontro con il Ministro degli esteri egiziano, il Segretario di Stato americano John Kerry è tornato da Washington a strigliare Mosca: “Le attività della Russia ad Aleppo e nella regione stanno rendendo molto più difficile il ritorno al tavolo delle trattative – ha detto -. Chiediamo di nuovo a Mosca di unirsi agli sforzi per arrivare a un immediato cessate il fuoco e garantire il transito agli aiuti umanitari”.

Qui l’intervento integrale di John Kerry al termine dell’incontro con il Ministro degli esteri egiziano, Sameh Shoukry.

Nelle stesse ore in cui un’autobomba rivendicata dall’ISIL provocava diversi morti a Damasco, il Ministro degli esteri Lavrov replicava indirettamente a Kerry, sostenendo che la Russia ha proposto agli Stati Uniti “uno schema assolutamente concreto” per arrivare a una soluzione della crisi siriana.

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