Nobel per la pace agli "eroi dell'Egeo"'

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Di Konstantinos Tsellos
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Nonostante le enormi difficoltà economiche e la crisi in cui è sprofondato il Paese è stata la Grecia ad affontare il maggiore impatto di arrivi di

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Nonostante le enormi difficoltà economiche e la crisi in cui è sprofondato il Paese è stata la Grecia ad affontare il maggiore impatto di arrivi di migranti rispetto alla popolazione. La risposta dell’Ellade è stata spesso eroica. La gente ha fatto di tutto per accogliere nel migliore dei modi possibili questa immensa massa di disperati. Sia che fossero migranti economici, sia che si trattasse di persone in fuga da Paesi in guerra.

Per questo motivo un gruppo di accademici di alcuni dei più noti atenei del mondo (Oxford, Princeton, Harvard, Cornell, Copenhagen) ha proposto l’assegnazione del prossimo premio Nobel per la pace agli isolani greci. Coloro che, abbandonati dall’Europa e da un governo senza risorse, hanno accolto una larga fetta del milione di migranti arrivato lo scorso anno nel Vecchio Continente. Gente che a Lesbo, Kos, Chio, Samo, Rodi e Lero – isole del Dodecaneso dirimpettaie della costa turca – vive di turismo e di pesca, pronta ad affiancarsi e spesso a sostituirsi agli enti europei o a organizzazioni come l’Acnur.

Non solo una provocazione

La nomination dovrebbe essere presa in considerazione visto che fra i soggetti titolati a proporla figurano anche rettori di università, professori di scienze sociali, storia, filosofia, legge e teologia e direttori di istituti di ricerca sulla pace e sulla politica estera.

Centinaia di migliaia di persone hanno già sottoscritto una petizione. Gente comune ha riservato cibo, vestiti e sostegno a chi fugge da guerre o semplicemente cerca una vita migliore per sé e per i propri figli.

Greek hospitality, three grandmothers are taking care of a baby migrant. #lesvos#migrant#baby#lefterispartsalispic.twitter.com/cYHgsqvAU0

— Lefteris Partsalis (@Partsalis_L) October 18, 2015

Più che le isole nel loro complesso saranno ufficialmente candidate associazioni locali o singoli cittadini, da qui la corretta dicitura della petizione “Premio Nobel per la Pace per gli Isolani Greci”.

I nomi saranno rilevati a ottobre e la cerimonia si terrà a dicembre. L’iniziativa popolare più simile a questa accadde nel 1976 quando due donne, Betty Williams e Mairead Corrigan, fondatrici della Community of Peace People, vinsero il Nobel per il loro lavoro di pace in Irlanda del Nord. Le due donne erano solo delle portabandiera, ma il premio venne rivolto a tutti quelli che stavano contribuendo alla causa.

Un premio controverso

Il Nobel per la pace ha sempre fatto discutere. Da quando venne assegnato a un personaggio come Yasser Arafat sino al 2009 quando il vincitore fu Barack Obama, che, secondo i suoi detrattori, poco aveva fatto anche se poi, sembra essere tornato a meritarselo in seguito riprendnendo i rapporti con Iran e Cuba.

Un flusso enorme di persone

Da tutto il Mediterraneo si è trattato di un flusso epocale di persone. Si parla di 1,6 milioni di rifugiati. Nel solo gennaio 42.000 persone sono sbarcate sulle coste greche. Per dare un’idea da gennaio ad agosto 2015 “solo” 107.000 erano state le persone arrivate in Grecia.

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