Mentre l’Unione europea resta col fiato corto davanti alla crisi migratoria, il ministro degli Esteri francese, Bernard Cazeneuve si è recato in
Mentre l’Unione europea resta col fiato corto davanti alla crisi migratoria, il ministro degli Esteri francese, Bernard Cazeneuve si è recato in visita a Lesbo, in Grecia, per sostenere la messa in esercizio degli “hotspots”. Si tratta di strutture destinate a identificare e trattenere i migranti, prima che riescano a raggiungere il centro Europa.
La strategia, decisa a Bruxelles, punta a far restare i migranti in Grecia, ma il ministro greco per le Politiche migratorie promette di più.
“Il flusso di rifugiati e di migranti senza documenti deve essere rivolto verso i paesi d’origine. Deve finire il conflitto in Siria, ma intanto parliamo delle coste turche, è da lì che arrivano”.
“Nonostante l’inverno, centinaia di rifugiati arrivano sull’isola. L’Unione europea, il governo greco e le Ong insistono che non c‘è tempo da perdere e che bisogna affrontare l’emergenza sulle coste turche dove migliaia di persone attendono di potersi imbarcare”.