I ribelli siriani accusano le forze governative e la Russia di aver lanciato una pesante offensiva per la riconquista di Aleppo e minacciano
I ribelli siriani accusano le forze governative e la Russia di aver lanciato una pesante offensiva per la riconquista di Aleppo e minacciano conseguenze sui colloqui di Ginevra.
Secondo fonti vicine all’opposizione, da lunedi scorso l’aviazione russa avrebbe condotto 320 missioni sulla città.
Dall’Oman, dove si trova in visita, il ministro degli Esteri russo Serguei Lavrov ha detto che i bombardamenti continueranno.
“Elemento chiave per un cessate il fuoco è una azione ormai divenuta urgente: mettere fine ai traffici lungo la frontiera turco-siriana che garantiscono ai combattenti i rifornimenti di cui hanno bisogno”.
Intanto, sul piano diplomatico, le trattative di Ginevra restano in uno stallo sostanziale, tanto da far dire all’inviato dell’Onu, Staffan De Mistura, che “la fiducia tra le parti è vicina allo zero”.
Dopo averlo incontrato si è mostrato scettico il capo della delegazione siriana, Bashar al-Jaafari. “Non sappiamo ancora chi siano i nostri interlocutori, non sappiamo quante delegazioni saranno presenti, non conosciamo l’agenda e neppure le liste dei partecipanti”.
Dopo aver presentato le loro richieste, i rappresentanti dei gruppi anti-Assad hanno disertato la seconda riunione con De Mistura. Secondo fonti russe tuttavia, l’incontro dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.