Avevano banchettato a ostriche e poi si erano addormentati. Giuseppe Ferraro e Giuseppe Crea non sospettavano che gli agenti della squadra mobile di
Avevano banchettato a ostriche e poi si erano addormentati. Giuseppe Ferraro e Giuseppe Crea non sospettavano che gli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria erano sulle tracce del loro bunker. Così due dei più pericolosi boss latitanti della ‘Ndrangheta, ritenuti esponenti di spicco delle cosche della piana di Gioia Tauro, sono stati arrestati poco prima dell’alba di venerdì, mentre ancora dormivano. Non hanno opposto resistenza.
Si nascondevano in una zona impervia, fra Maropati e San Fili, in provincia di Cosenza, in una piccola costruzione di lamiere e roccia ricoperta dalla vegetazione. All’interno tutto il necessario per un’esistenza confortevole.
Giuseppe Ferraro, 47 anni era latitante dal 1998. È uno degli ultimi esponenti dell’omonima famiglia, decimata dalla faida di Oppido Mamertina.
Giuseppe Crea, 37 anni, aveva fatto perdere le proprie tracce dal 2006.
Nel covo sono state ritrovate molte armi: una decina di fucili, un mitra, diverse pistole e un materiale che la scientifica sta analizzando per vedere se si tratti di esplosivo.