La Grecia metterà la crisi dei rifugiati sul tavolo dei negoziati del suo programma economico di salvataggio

La Grecia metterà la crisi dei rifugiati sul tavolo dei negoziati del suo programma economico di salvataggio
Di Euronews
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Atene respinge le accuse di non assistere correttamente i rifugiati e promette di migliorare la registrazione dei migranti. Ne abbiamo parlato con il

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Atene respinge le accuse di non assistere correttamente i rifugiati e promette di migliorare la registrazione dei migranti. Ne abbiamo parlato con il sottosegretario agli Esteri greco Nikos Xydakis.

Efy Koutstokosta, euronews:
Onorevole le vorrei chiedere di commentare quest’ultimatum della Commissione che dà alla Grecia 3 mesi di tempo per controllare le sue frontiere altrimenti sarà esclusa da Schengen.”

Nikos Xydakis, sottosegretario agli affari esteri:
“Questa ipotesi non esiste nemmeno secondo la base legale del trattato di Schengen. Questo rapporto della Commissione è stato redatto tra il 10 e 12 novembre. La situazione nelle due isole di cui si parla non è piu’ la stessa oggi. E’ completamente diversa e lo sarà ancor piu’ tra due settimane.

Efy Koutstokosta, euronews:
“Gli stati membri affermano che la Grecia è responsabile della mancata protezione delle frontiere esterne europee”

Nikos Xydakis, sottosegretario agli affari esteri:
“Nessuno lo dice ufficialmente. Nessuno governo e istituzione europea. Quel che diciamo noi ufficialmente è che la Grecia ha l’unica frontiera marittima con solo sei miglia di distanza da un altro stato, la Turchia.
La Grecia sta protegendo i confini con l’aiuto del corpo europeo di Frontex e non si puo’ abusare dei trattati internazionali e della civiltà legale e morale europea e respingere una barca piena di persone e farle annegare. Quando ci dicono non proteggete a sufficienza le frontiere marittime, non ci spiegano esattamente cosa non facciamo correttamente e cosa dovremmo fare. Nessuno dà dettagli”.

Efy Koutstokosta, euronews:
“C‘è anche la questione della registrazione, quello di cui siete accusati è di non effettuare correttamente la registrazione di rifugiati e migranti”.

Nikos Xydakis, sottosegretario agli affari esteri:
“La registrazione è ovviamente un problema. E’ migliorata e raggiungerà i livelli che tutti noi vogliamo. Tutta l’Europa ed anche la Grecia, è stata colta di sorpresa dalla portata del flusso di immigrati. Gli analisti piu’ ambiziosi prevedevano un aumento del flusso di rifugiati del 300% nel 2015, abbiamo avuto un incremento del 1000% “

Efy Koutstokosta, euronews:
“Un’ultima domanda. La Grecia vive momenti difficili in quanto ha un programma di bilancio da applicare. Volete vedere questi due temi sullo stesso tavolo? Volete offrire all’Unione europea alcune della cose che chiede al fine di ottenere migliori termini per il debito o il programma?”

Nikos Xydakis, sottosegretario agli affari esteri:
“Visto che siamo in una situazione di pressione fiscale, visto che i nostri obblighi per il piano di salvataggio non ci permettono di assumere persone per poter gestire tecnicamente la crisi dei rifugiati, questa è una questione da discutere. Ma non c‘è un baratto: la Grecia non puo’ diventare un deposito per persone al fine di ottenere sconti sul nostro debito. E’ immorale e non credo che nessuna istituzione europea ci abbia mai pensato”.

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