Iniziato il processo all'Aja a Laurent Gbagbo

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Di Lilia Rotoloni
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Laurent Gbagbo si è dichiarato innocente all’apertura del processo per le violenze post-elettorali in Costa d’Avorio, che provocarono almeno 3mila

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Laurent Gbagbo si è dichiarato innocente all’apertura del processo per le violenze post-elettorali in Costa d’Avorio, che provocarono almeno 3mila morti nel 2010.

L’ex presidente ivoriano è imputato all’Aja, alla Corte penale internazionale. Sua moglie, Simone Gbagbo, è stata già condannata a vent’anni nel suo paese.

La procuratrice capo della Corte, Fatou Bensouda, è certa di aver raccolto prove sufficienti a far condannare Gbagbo:

Nell’autoproclamarsi presidente della Costa d’Avorio, Laurent Gbagbo ha utilizzato le Forze di difesa e sicurezza ivoriane, la FDS e dei mercenari per attaccare i civili. Ha usato gruppi giovanili e miliziani, galvanizzati dal co-imputato, Charles Blé Goudé, che, con una retorica odiosa, ha esortato ad attaccare i civili.

L’ex capo dello stato e il co-imputato Charles Blé Goudé, ex capo della frangia giovanile del suo partito, possono comunque contare ancora su molti sostenitori che si sono riuniti all’Aja e ad Abijan, capitale della Costa d’Avorio, per manifestare contro quella che hanno chiamato la ‘giustizia dei vincitori’.

Tutto risale alla fine del 2010. Il partito di Gbagbo contestava la vittoria elettorale attribuita dagli osservatori internazionali all’attuale presidente Alassane Ouattara.

I disordini sono andati avanti per circa 5 mesi, fino all’intervento dei militari francesi che hanno arrestato l’ex presidente, asserragliato nella sua residenza.

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