Veleni che curano

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Di Euronews
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In questa puntata vediamo come il veleno di animali può contribuire a lottare contro malattie degli esseri umani. “Questi sono animali estremamente

In questa puntata vediamo come il veleno di animali può contribuire a lottare contro malattie degli esseri umani.

“Questi sono animali estremamente velenosi – afferma il nostro collega Julián López Gómez -in questo reportage vedremo che lo stesso veleno che può ucciderci può anche aiutare a curare malattie cardiovascolari o il diabete”.

“Sto prelevando il veleno da un eloderma”, spiega Rudy Fourmy, direttore di Alpha Biotoxine. “È una lucertola dell’America Centrale, velenosa. Il veleno di una specie simile a questa è stato già utilizzato nell’elaborazione di una cura contro il diabete”.

Visitiamo un laboratorio nel sud del Belgio che ospita circa 200 specie estremamente velenose. Tutti questi animali sono allevati con attenzione con un obiettivo ambizioso.

“Attualmente usiamo di più i veleni nel quadro della ricerca fondamentale – continua Fourmy – per trovare in questi veleni sostanze il cui effetto deleterio possa essere trasformato per fini terapeutici”.

“Questo è il veleno di un serpente sudamericano della famiglia delle vipere”, spiega Loïc Quinton, chimico biologico dell’Università di Liegi. “Questo veleno è molto attivo, noi vogliamo vedere quali sono i composti più interessanti in questa moltitudine di composti presenti nel veleno, per sviluppare dei potenziali farmaci”.

Gli scienziati di un progetto di ricerca europeo hanno usato la spettrometria di massa e altre tecniche complesse per individuare le tossine di 203 specie velenose. Di recente ne sono state catalogate oltre 4000.

“Sullo schermo vediamo una rappresentazione grafica della composizione molecolare del campione che analizziamo”, prosegue Quinton. “I diversi picchi, che vengono classificati in funzione della loro massa, corrispondono a tossine diverse”.

Fearless #Futuris crew report on how venomous species could help treat #diabetes or #allergies. Soon on @euronews [pic Una volta identificate, queste tossine vengono prodotte tramite complessi processi biologici e di sintesi.

“Quando la sintesi è terminata si ottiene una resina, eccola potete vederla”, mostra Gilles Mourier, chimico di CEA Saclay. Questa resina poi viene trattata affinché si ottenga un prodotto grezzo di sintesi che sarà lavorato per ottenere la tossina che alla fine verrà testata”.

Le tossine ottenute sono state dunque testate su obiettivi molecolari selezionati. I ricercatori affermano che i risultati sono promettenti: i farmaci basati sul veleno non sono più fantascienza.

“Abbiamo scelto dei recettori che sono coinvolti nell’allergia, nel diabete e nell’obesità”, dice Nicolas Gilles, farmacologo di CEA Saclay. “Sono campi dove c‘è una carenza lampante di medicine”.

Julián López Gómez, euronews: “Qual è il prossimo passo della vostra ricerca?”

“Approssimativamente il periodo di scoperta, di caratterizzazione dura circa due-tre anni”, risponde Gilles. “Poi occorrono ancora 10-15 anni per lo sviluppo terapeutico, prima della commercializzazione”.

Oltre a migliorare la nostra salute, i ricercatori si augurano che il loro lavoro serva anche cambiare atteggiamento verso questi animali così temuti.

“La maggior parte di questi animali oggi è minacciata dalla caccia, dalla distruzione del loro ambiente naturale”, afferma Fourmy. “Se questi animali possono essere utilizzati dagli esseri umani forse si penserà maggiormente alla loro sicurezza, per il nostro futuro”.](https://t.co/dTLu0zCuO2)

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