Siria, Hijab a Euronews:"Damasco e Mosca non vogliono una soluzione politica alla crisi"

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I negoziati di pace sulla Siria previsti per il prossimo 25 gennaio sembrano a rischio. Questo mentre a Madaya, una delle roccaforti dei ribelli

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I negoziati di pace sulla Siria previsti per il prossimo 25 gennaio sembrano a rischio. Questo mentre a Madaya, una delle roccaforti dei ribelli siriani assediata dal Regime di Damasco, è arrivato il secondo convoglio contenente aiuti umanitari alla popolazione-.

A favore dell’avvio di un serio negoziato di pace è tornato a esprimersi giovedì scorso anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, che ha critica il Regime di Bashar al Assad per aver commesso “atti atroci” e abusi contro i civili. “Ridurre la popolazione alla fame come arma è un crimine di guerra. La responsabilità delle parti in conflitto, compreso il Governo siriano è di proteggere i civili dal compiersi di atti atroci, vietati dal diritto internazionale” ha dichiarato Ban Ki Moon.

Se l’appuntamento del 25 gennaio si avvicina, non tutte le parti in conflitto sembrano essere sicure di recarsi a Ginevra. Euronews ha intervista Ryiad Hjab, ex Primo ministro e oggi coordinatore dell’opposizione siriana.

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Andrà a Ginevra per partecipare ai negoziati il 25 gennaio?

Riyad Hjab, Coordinatore dell’Opposizione siriana

In questi giorni migliaia di siriani stanno morendo di fame. Questo nonostante l’Onu abbia concluso accordi con il Regime, ma anche alcuni rappresentanti della cittadinanza a livello locale. Damasco non ha però ancora rispetto questi patti, mentre l’Onu non ha ancora proceduto alle verifiche, e questo nonostante tutte le promesse fatte.
Anzi, dopo la costituzione del consiglio superiore per i negoziati da parte dell’opposizione siriana, durante la quale abbiamo ribadito che la soluzione alla crisi attuale passa per una mediazione politica, il regime ha arrestato alcuni dei suoi componenti. La verità è che Damasco non cerca una soluzione politica alla crisi. Ripeto, non siamo stati invitati ai negoziati di Ginevra e non so se questi si terranno il prossimo 25 gennaio.
Poco fa, poco prima di questa intervista l’inviato speciale dell’Onu in Siria Steffan De Mistura ci ha ripetuto che non sa se i negoziati si terranno. Non c‘è nulla di deciso al momento. Ci sono anche problemi di ordine del giorno, non è chiaro di cosa si discuterà con i, Regime di Assad.

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Però lei ha detto di aver già preparato un dossier da presentare ai negoziati…

Riyad Hjab
Il nostro obiettivo è chiaro. Noi partecipiamo ai negoziati affinché sia creato un Consiglio per la Transizione democratica. Mosca e il Regime di Damasco, però, sembra preferiscano arrivare alla formazione di un Governo comune. Entrambi rifiutano l’ipotesi di estromissione di Bashar al Assad. Noi vogliamo arrivare ai negoziati nello spirito di una reale transizione politica in Siria.

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