La Turchia accusa l'Isis per l'attentato di Istanbul

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La Turchia accusa l’autoproclamato Stato Islamico per l’attentato di Istanbul. Resta un margine di incertezza sulla nazionalità del kamikaze che si è

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La Turchia accusa l’autoproclamato Stato Islamico per l’attentato di Istanbul. Resta un margine di incertezza sulla nazionalità del kamikaze che si è fatto esplodere nel cuore del centro turistico della città: sarebbe un saudita di origini siriane. Dieci le vittime, 9 delle quali sono turisti tedeschi. I testimoni sul luogo dell’attentato descrivono un’esplosione di grande intensità.

“Abbiamo sentito l’esplosione all’improvviso, sembrava un terremoto, ha tremato la terra” dice un testimone. “Abbiamo visto dei cadaveri e dei feriti distesi al suolo. La polizia è arrivata pochi minuti dopo e ha creato un perimetro di sicurezza. Sono arrivate le ambulanze. È stata davvero una scena di panico”.

I feriti sono stati almeno 15, due dei quali versano in condizioni critiche: 12 i cittadini tedeschi, un cittadino turco, colpito alle gambe dai frammenti della deflagrazione un norvegese:

“I medici mi dicono che riuscirò a camminare di nuovo” racconta. “È stato un gran sollievo saperlo”.

L’attacco è avvenuto nel luogo più simbolico di Istanbul, a poca distanza dalla cattedrale di Santa Sofia, emblema della città.

Il Primo Ministro Ahmet Davutoglu ha assicurato che la Turchia non si lascerà intimorire e non avrà esitazioni nella lotta contro il gruppo Stato Islamico. Ed ha lanciato un messaggio di solidarietà, facendo un parallelo con la strage di Parigi:

“Faccio un appello al senso di umanità. Dobbiamo essere tutti solidali. Dobbiamo stare fianco a fianco davanti agli attacchi di Istanbul e Ankara così come abbiamo fatto per gli attentati di Parigi” ha detto a conclusione di una riunione d’urgenza del Consiglio dei Ministri.

Unanime la condanna della comunità internazionale. La Cancelliera tedesca Angela Merkel, il cui Paese si è trovato ad essere il casuale bersaglio dell’attentatore, ha pure ribadito la determinazione nel combattere il terrorismo.

“I terroristi sono i nemici dei cittadini liberi” ha detto Merkel. “Sono nemici dell’umanità, che si tratti della Siria, della Turchia, della Francia o della Germania. E proprio questa libertà e la nostra determinazione nel combattere il terrorismo assieme ai partner internazionali avranno la meglio”.

L’attentato di Istanbul rappresenta in un certo senso il passaggio ad una livello superiore di minaccia, nonostante il pesante bilancio della strage precedente, quella di Ankara, ad ottobre scorso, in cui le vittime erano state quasi 100. È infatti la prima volta che l’obiettivo è un luogo tanto simbolico e turistico come la parte occidentale della metropoli sul Bosforo.

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