La Danimarca vuole 'tassare' gli immigrati

La Danimarca vuole 'tassare' gli immigrati
Di Cecilia Cacciotto
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Gioielli e denaro in cambio d’asilo. In Danimarca il giro di vite contro gli immigrati era nell’aria. Con l’arrivo nelle ultime settimane del 2015 di

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Gioielli e denaro in cambio d’asilo.

In Danimarca il giro di vite contro gli immigrati era nell’aria. Con l’arrivo nelle ultime settimane del 2015 di decine di migliaia di profughi – tra il 2 e il 9 novembre, oltre 10 mila persone hanno passato la frontiera stando alla polizia nazionale – Copenhagen è corsa ai ripari.

Dopo avere ripristinato, all’inizio dell’anno, i controlli alla frontiera con la Germania, misura prorogata di altri 20 giorni, il governo di centro destra, del premier Lokke Rasmussen, ha trovato un accordo con l’opposizione socialdemocratica sul progetto di legge che modifica la normativa sull’immigrazione.

E che prevede che vengano confiscati ai richiedenti asilo beni dal valore superiore ai 1300 euro.

Una sorta di prelievo fiscale per rimborsare le spese sostenute dal governo per il loro soggiorno, ha spiegato la ministra per l’Immigrazione che ha respinto critiche e accostamenti alle pratiche naziste contro gli ebrei.

E se in effetti fedi nuziali e gioie, che hanno una storia affettiva, non saranno sequestrati, ha precisato la ministra, la proposta danese fa discutere dentro e fuori il Paese anche per altre misure tra cui i tempi più lunghi per il ricongiungimento familiare.

Filippo Grandi, Alto Commissario UNHCR:

“L’Europa, per tradizione, è un Continente che ha detto cosa fare sull’asilo, ha chiesto a Paesi extra europei di accogliere i profughi. Se adesso l’Europa inizia a porre dei limiti, repingere, innalzare barriere, il resto del mondo seguirà, statene certi”.

Il dibattito in parlamento è iniziato questo mercoledì e l’emendamento potrebbe essere varato per la fine del mese.
Le misure del governo danese, prezzo pagato al Partito del popolo danese di estrema destra che appoggia esternamenteil governo, intanto animano la protesta interna.

Lina Soergaard, “Welcome to Denmark”:

“Paesi come Svezia e Germania hanno accolto così tanti profughi, noi stiamo nel mezzo, ma non stiamo facendo un granché”.

Ventimila persone sono arrivate in Danimarca nel 2015, contro le 160 mila in Svezia e oltre un milione in Germania.

Anche il camerunese Marius Youbi è vittima del clima politico in Danimarca.
Lui, studente di 30 anni, è stato espulso perché ha lavorato 90 minuti in più rispetto alle 15 ore settimanali consentite agli studenti stranieri.

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