Più di duecento fermi a Lipsia dopo la notte di scontri che ha opposto la polizia a gruppi di estremisti di destra. Altre quaranta persone erano
Più di duecento fermi a Lipsia dopo la notte di scontri che ha opposto la polizia a gruppi di estremisti di destra.
Altre quaranta persone erano state identificate in serata.
Gli scontri sono avvenuti in un quartiere della città tedesca orientale considerato un feudo della sinistra antagonista: gli estremisti, in gran parte hooligan di due squadre di calcio secondo la polizia, hanno incendiato delle auto e sfondato alcune vetrine, negli scontri sono rimasti feriti anche cinque agenti di polizia.
Scontri si sono verificati anche a Potsdam, con sette agenti feriti. Nel frattempo si svolgevano a Dresda, Monaco, Merseburg e nelle stesse Potsdam e Lipsia delle manifestazioni dei movimenti anti-immigrazione Pegida e Legida. A Lipsia, dove c’era il leader del movimento Lutz Bachmann, hanno partecipato circa tremila persone. Manifestazioni concluse senza incidenti così come la contro-manifestazione per una Lipsia tollerante.
La polizia non ha messo gli scontri in relazione con i fatti della notte di Capodanno a Colonia, dove le denunce hanno ormai superato quota cinquecento.