Privatizzazione sì, ma senza urtare i delicati equilibri economici e politici all’interno di Aramco, il gigante statale del petrolio saudita. Dopo
PUBBLICITÀPrivatizzazione sì, ma senza urtare i delicati equilibri economici e politici all’interno di Aramco, il gigante statale del petrolio saudita.
Dopo l’intervista del vice Principe ereditario Mohammed bin Salman al settimanale “The Economist”, in cui si prospettava una futura quotazione, dai corridoi dell’azienda sono cominciati a filtrare alcuni dettagli del piano.
Il gioiello della Corona saudita, le operazioni principali di ricerca, estrazione e produzione di combustibili fossili, non saranno toccate.
A sbarcare in Borsa (ovviamente a Riyad, con tutte le limitazioni per gli stranieri che ne derivano) saranno le joint-venture all’estero che si occupano delle attività cosiddette downstream (a valle), ovvero raffinazione e petrolchimici.