Messico: torna in galera il "corto" Guzman

Messico: torna in galera il "corto" Guzman
Di Alberto De Filippis
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È stato ripreso, dopo sette mesi di latitanza, il narcotrafficante messicano più famoso del mondo el Chapo, il “corto” Guzman. In termini di fama e

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È stato ripreso, dopo sette mesi di latitanza, il narcotrafficante messicano più famoso del mondo el Chapo, il “corto” Guzman.

In termini di fama e potenza è considerato il vero erede del colombiano Pablo Escobar. È stato arrestato dopo uno scontro a fuoco dove sono morti almeno cinque uomini della sua scorta.

Era fuggito due volte da carceri di massima sicurezza. La prima volta nel 2001, da Puente Grande, a Jalisco, dove scontava una pena a 20 anni di carcere.
Evade di nuovo nel luglio dell’anno scorso.

Il presidente Enrique Peña Nieto si è mostrato raggiante alla stampa: “Abbiamo realizzato un attento lavoro di investigazione che ha permesso di identificare, detenere, e disarticolare la rete che proteggeva questo delinquente”.

Guzman è stato preso nel cosiddetto Triangolo d’Oro, una remota regione agricola a cavallo fra Sinaloa, Durango e Chihuahua dove è nato 61 anni fa,
e dove è ancora rispettato e temuto, come un signore feudale.

Il governo messicano pensa anche all’estradizione verso gli Stati Uniti, un’eventualità che potrebbe però portare a un’intensificazione della guerra di droga, dato che questa è la misura invisa a qualsiasi narcotrafficante latinoamericano che sa come entrare in una prigione statunitense equivalga a un ergastolo, definitivo e inappellabile.

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