Parziale sollievo dall'annuncio che la Cina non bloccherà più i mercati per eccesso di ribasso.
Si attenuano nel finale le perdite sui mercati azionari europei. Milano, in particolare, ha recuperato più della metà del rosso patito durante la giornata, chiudendo in ribasso dell’1,14 per cento.
Meglio di Francoforte (-2,29%) e Parigi (-1,72%).
A Piazza Affari bene i titoli della moda:, con Ferragamo e Yoox sugli scudi.
Anche Wall Street patisce una nuova seduta in rosso, con Dow Jones e Nasdaq in pesante calo già all’apertura.
Ancora una volta è stata Pechino a scombussolare i mercati.
“Ci sono molti timori – ha detto Leo Grohowski,
direttore delle strategie di investimento di Bny Mellon Wealth Management – a proposito del rallentamento cinese, a proposito di questa svalutazione e di cosa realmente segnali relativamente a un’economia rispetto al tasso di crescita della quale molti economisti sono già incerti. C‘è un forte legame tra ciò che accade ora e quanto era trapelato ad agosto”.
Allora l’azione della Banca centrale cinese si arrestò dopo tre svalutazioni consecutive del renmibi. Quella del 7 gennaio 2016 è stata dello 0,5 per cento.
I mercati si sono parzialmente quietati dopo la decisione, da parte delle autorità del colosso asiatico, di sospendere lo stop automatico agli scambi per eccesso di ribasso, che ha portato alla chiusura anticipata delle Borse di Shanghai e Shenzhen per due volte in meno di una settimana.