Le dimissioni dell’inviato speciale dell’Onu per i diritti umani nei Territori palestinesi mostrano l’impasse nel lavoro delle organizzazioni
Le dimissioni dell’inviato speciale dell’Onu per i diritti umani nei Territori palestinesi mostrano l’impasse nel lavoro delle organizzazioni internazionali. L’indonesiano Makarim Wibisono lascia l’incarico perché non è mai stato autorizzato da Israele a recarsi nell’area.
“Aveva un mandato anti-israeliano” afferma Emmanuel Nahshon, il portavoce del ministero degli esteri israeliano “e in queste condizioni era chiaro che non avremmo collaborato.”
Wibisono aveva chiesto più volte di potersi recare in Cisgiordania e a Gaza per verificare il rispetto dei diritti umani dei Palestinesi.
Anche il suo predecessore, lo statunitense Richard Falk, non era mai stato autorizzato da Israele a visitare la zona ed era stato giudicato di parte.
Wibisono, nominato un anno e mezzo fa, lascerà l’incarico il 31 marzo, al termine della prossima sessione del Consiglio dei diritti umani, davanti al quale è chiamato a presentare la sua relazione sulla situazione nei Territori Palestinesi.
“Spero che il mio successore riuscirà a sbloccare la vicenda”, ha commentato.