Turchia, Erdogan:"Combatteremo il PKK senza tregua"

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Protestano i turchi, a Diyarbakir e a Cizre. Manifestano contro le operazioni militari in corso nel sudest del Paese contro il Pkk. Per disperderli

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Protestano i turchi, a Diyarbakir e a Cizre. Manifestano contro le operazioni militari in corso nel sudest del Paese contro il Pkk.
Per disperderli la polizia ha usato gli idranti, pratica vietata da una convenzione Onu in caso le temperature siano sotto lo zero, come in questi giorni in Turchia.

Nel suo discorso di fine anno alla nazione il presidente turco, Erdogan, ha promesso una lotta senza tregua contro i militanti del PKK, ricordando il numero esatto dei militanti uccisi dai soldati turchi all’interno e all’esterno del Paese nel corso degli ultimi 12 mesi: “Nel 2015 il numero di terroristi neutralizzati durante le operazioni militari, dentro e fuori dal Paese, è 3100. Il nostro pensiero triste va ai 200 soldati caduti, martiri, cosi come i civili morti durante questi scontri”.

Le operazioni militari continuano e in molte città del sud est si sono intensificate nelle ultime settimane.

Le associazioni per i diritti umani hanno reso noto che in questo ultimo periodo oltre 150 civili sono morti nei combattimenti.
Otto ufficiali turchi, due della Polizia e sei dell’esercito, sono ostaggi delle milizie curde nella zona dei combattimenti. Intervistati da un’agenzia di stampa curda, confermano di essere in buone condizioni e chiedono l’intervento delle autorità turche per essere liberati.

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