La coalizione internazionale capeggiata dagli Stati Uniti considera la riconquista di Ramadi la più importante vittoria dall’inizio della lotta
La coalizione internazionale capeggiata dagli Stati Uniti considera la riconquista di Ramadi la più importante vittoria dall’inizio della lotta contro lo Stato Islamico. La città è distrutta, svuotata e resa insicura dalle mine, ma questo è l’inizio della cacciata definitiva dell’Isis dal Paese secondo il premier iracheno:
“Se il 2015 è stato l’anno della liberazione, il 2016, se Dio vorrà, sarà l’anno della grande vittoria, l’anno della vittoria finale, della fine della presenza dello Stato islamico sul suolo iracheno e della sua sconfitta finale. Libereremo Mosul e sarà il colpo finale a Daesh, attraverso l’unione di tutte le persone di buona volotà”.
Da Mosul, passata sotto il dominio dell’Isis a giugno 2014, al Baghdadi ha autoproclamato il suo “califfato” che si estende nei territori conquistati in Iraq e nella vicina Siria. Nonostante la perdita di Ramadi l’Isis controlla ancora gran parte della provincia a maggioranza sunnita di Al-Anbar, la più grande dell’Iraq, che confina con la Siria, la Giordania e l’Arabia Saudita.