Turchia: 3 curdi uccisi nel sud-est, Hdp "uccisi 31 civili"

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Di Salvatore Falco
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Tre cittadini curdi sono stati uccisi negli scontri con la polizia a Diyarbakir, nel sud-est della Turchia. Secondo la ricostruzione fornita dalle

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Tre cittadini curdi sono stati uccisi negli scontri con la polizia a Diyarbakir, nel sud-est della Turchia. Secondo la ricostruzione fornita dalle autorità di Ankara si tratta di tre ribelli che hanno assalito le forze dell’ordine.

Le immagini che arrivano dalla città a maggioranza curda mostrano il lancio di gas lacrimogeni e l’uso degli idranti contro un corteo funebre di due militanti del Pkk.

L’esercito turco ha lanciato da 10 giorni un’offensiva nelle quattro città a maggioranza curda, dove è stato imposto anche il coprifuoco. Il Partito Democratico Popolare, filo-curdo, denuncia la morte di almeno 31 civili, mentre i media di Stato parlano di 168 militanti del Pkk uccisi.

“Giro a vuoto con queste uova perché la gente non ha soldi. Non c‘è acqua e le comunicazioni e i trasporti sono sono interrotti – dice Ibrahim Arpacik, venditore ambulante di Cizre – Le strade sono sbarrate. Cos‘è questo? Stanno usando una violenza barbara contro il popolo curdo. È troppo. Per quanto tempo dovremo sopportare ancora?”

Le operazioni dell’esercito nel sud-est della Turchia coincidono con l’arresto di alcuni esponenti della stampa. Il Comitato per la protezione dei giornalisti chiede a Ankara il rilascio di tre colleghi curdi in prigione con l’accusa di terrorismo.

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