Emergenza profughi: Marina italiana salva 751 persone nel giorno di Natale

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Di Salvatore Falco
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2 morti a Ceuta, a Calais i migranti cercano di raggiungere il tunnel della Manica

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Speranza ed esasperazione, vita e morte continuano ad alternarsi nei mari europei. Nel giorno di Natale sono stati salvati nel Canale di Sicilia 751 migranti in 6 diverse operazioni di soccorso. Oltre la metà delle persone recuperate in mare è stata trasferita a Reggio Calabria. Provengono soprattutto da Nigeria, Costa d’Avorio, Senegal, Sierra Leone e Ghana. L’invito di Papa Francesco all’accoglienza ha spinto l’arcivescovo della diocesi calabrese a seguire le fasi dello sbarco, insieme ad alcuni volontari.

La speranza di chi è sopravvissuto diventa esasperazione a Calais, in Francia, dove, questo 25 dicembre, centinaia di ospiti del campo profughi hanno cercato di raggiungere l’ingresso del tunnel della Manica, ma sono stati bloccati dall’intervento della polizia francese che ha chiuso per alcune ore un tratto dell’autostra A16 per motivi di sicurezza. Nel nord della Francia la situazione è esplosiva, con 4500 profughi destinati all’espulsione.

Si contano due vittime a Ceuta, l’enclave spagnola sulle coste marocchine. 200 persone hanno cercato di raggiungerla a nuoto, 180 sono riusciti nell’impresa, 18 persone sono state bloccate dalla Guardia Civil.

È di 19 vittime, sei dei quali bambini, il bilancio del naufragio del 24 dicembre al largo di Izmir, in Turchia.

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