Migranti, UE e ONU contro l'Ungheria: alimenta xenofobia e intolleranza

Migranti, UE e ONU contro l'Ungheria: alimenta xenofobia e intolleranza
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Di Debora Gandini
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Stop all’intolleranza e alla xenofobia nei confronti dei migranti. L’appello, diretto all’Ungheria, arriva da Onu e Europa. Sotto accusa la politica

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Stop all’intolleranza e alla xenofobia nei confronti dei migranti. L’appello, diretto all’Ungheria, arriva da Onu e Europa.

Sotto accusa la politica di Budapest nei confronti dell’immigrazione. L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) il Consiglio d’Europa e l’Ufficio per le istituzioni democratiche ed i diritti umani (Odhr) hanno esortato il governo ungherese ad astenersi da tutte quelle azioni che promuovono sentimenti di paura e razzismo contro rifugiati e migranti:http://it.euronews.com/2015/06/10/ungheria-sull-accoglienza-dei-migranti-e-guerra-di-slogan/.

Nel mese di dicembre, l’esecutivo del premier Viktor Orban ha lanciato una nuova campagna pubblica, della durata di due mesi, nella quale coloro che fuggono da guerre e conflitti vengono ritratti come criminali, invasori e terroristi. Immediata la reazione del ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto che ha respinto ogni accusa, aggiungendo che quanto diffuso da è Budapest corrisponde alla verità: “Non abbiamo mai affermato che tutti i migranti sono terroristi, ma il flusso non controllato di chi entra nel paese aumenta la minaccia del terrorismo in Europa”, ha dichiato lo stesso Szijjarto.

L’estate scorsa l’Ungheria è stata al centro della cronaca per la vicenda della crisi dei migranti in Europa non senza polemiche. Le immagini di migliaia di profughi e migranti in fuga fermati da muri e fili spinati, o accampati in tendopoli senza acqua e cibo, hanno fatto il giro del mondo:http://it.euronews.com/2015/12/22/oltre-un-milione-di-migranti-in-europa-nel-2015/.

Secondo i dati Eurostat:http://ec.europa.eu/eurostat nel secondo trimestre del 2015 i richiedenti asilo arrivati nell’Unione europea sono stati 213mila, in aumento del 15% rispetto ai tre mesi precedenti ma dell’85% rispetto al secondo trimestre del 2014. Nel corso del secondo trimestre 2015, il maggior numero di domande è stato registrato in Germania (80.900 richieste, pari al 38% del totale), seguita da Ungheria (32.700, il 15%), Austria (17.400, l’8%), Italia (14.900, il 7%), Francia (14.700, il 7%) e Svezia (14.300, il 7%).

Le organizzazioni che hanno sottoscritto l’appello sottolineano la necessità che il governo ungherese riconosca che i rifugiati arrivano in Europa dopo aver subito traumi, tragedie e gravi perdite alla ricerca di un futuro migliore e più dignitoso.

Come si legge nel documento, all’Ungheria viene dunque chiesto di contribuire agli sforzi congiunti per affrontare la più grande crisi dei rifugiati del continente dalla seconda guerra mondiale e a rispettare i propri impegni giuridici internazionali, così come sanciti sia dal diritto internazionale che dalla Convenzione europea dei diritti umani.

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