Svolta storica per la Federal Reserve. La banca centrale statunitense ha deciso il primo rialzo del tasso d’interesse di riferimento da quasi dieci
Svolta storica per la Federal Reserve. La banca centrale statunitense ha deciso il primo rialzo del tasso d’interesse di riferimento da quasi dieci anni a questa parte. Dalla forbice compresa tra lo 0% e lo 0,25% il costo del denaro è stato portato tra lo 0,25% e lo 0,50%.
“Questa mossa – spiega la governatrice Janet Yellen – segna la fine di un periodo straordinario durato sette anni durante il quale il tasso di riferimento è rimasto vicino allo zero per sostenere la ripresa dell’economia dalla peggior crisi e recessione dai tempi della Grande Depressione. “Il comitato centrale – prosegue – è fiducioso nel fatto che l’economia continuerà a rafforzarsi. La ripresa è fatto già molta strada anche se ancora non è completa”.
Correva la fine del 2008 da quando la Fed di Ben Bernanke portò i tassi ai minimi storici. Stavolta i vertici della politica monetaria hanno ritenuto che la ripresa economica americana fosse abbastanza solida per sostenere un primo rialzo. La crescita c‘è e il mercato del lavoro tocca i livelli pre-crisi con il tasso di disoccupazione al 5%.
Il percorso di “normalizzazione”, però, sarà improntato alla gradualità e alla prudenza. Rischi di una fiammata dei prezzi, d’altra parte, non ce ne sono, dato che l’inflazione rimane ancora sotto l’obiettivo della Fed del 2%.