Sakharov, Raif Badawi simbolo per la libertà di espressione in Arabia Saudita

Sakharov, Raif Badawi simbolo per la libertà di espressione in Arabia Saudita
Di Margherita Sforza
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Non è servito l’appello alla scarcerazione di Martin Schulz, il blogger saudita Raif Badawi non ha potuto ricevere in persona il premio Sakharov . Al

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Non è servito l’appello alla scarcerazione di Martin Schulz, il blogger saudita Raif Badawi non ha potuto ricevere in persona il premio Sakharov . Al suo posto la moglie Ensaf Haidar. Auotre del blog Free Saudi Liberals Badawi è stato accusato dall’Arabia Saudita di aver oltraggiato l’islam e condannato a 10 anni di prigione e 1000 frustate, 50 delle quali inflitte in pubblico. Un caso purtroppo non isolato in Arabia Saudita, ecco perché Martin Schulz ha chiesto a Riad la fine delle persecuzioni contro la libertà di espressione.

Per la moglie, che per sfuggire alle minacce di morte oggi vive in Canada con i tre figli, il Premio Sakharov alimenta le speranze di vedere libero Badawi. “Il Premio Sakharov è un importante riconoscimento e gode di altissima reputazione a livello europeo. Spero che contribuisca alla liberazione di Raif, che gli porti la libertà, così come è servito a rincuorare i miei figlio e me” ha dichiarato a Euronews Ensaf Haidar “Spero che il sostegno europeo alla scarcerazione di Raif sia ascoltato da Riad. E’ un uomo pacifico, la sua unica arma sono le parole. Mi auguro che possa riabbracciare presto i suoi figli”

Margherita Sforza , Euronews
Lei ha lasciato l’Arabia Saudita nel 2009, oggi vive in Canada, suo marito è invece in prigione da tre anni. Ha già ricevuto 50 frustate, una minima parte delle 1000 previste dalla sentenza. Ha qualche rimorso? Se si guarda indietro pensa che ne si valsa la pena?

Ensaf Haidar
Credo con tutta me stessa nella causa di Raif. Perché è un uomo che si esprime in modo diverso. Ed esprimendo se stesso ha soltanto messo in atto uno dei diritti fondamentali dell’uomo, quello di pensiero. La cosa più importante è che la libertà di espressione sia garantita. Il suo era un discorso di pace. La sua unica arma, ripeto, sono le parole. Per questo credo, sostengo e sono orgogliosa di quanto fatto da Raif. Sono orgogliosa del coraggio che ha messo per esprimere se stesso in una maniera completamente pacifica.

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