Via dalle farmacie australiane alcune varianti dell’antidolorifico Nurofen. Con l’accusa di pubblicità ingannevole un tribunale federale ha obbligato
Via dalle farmacie australiane alcune varianti dell’antidolorifico Nurofen. Con l’accusa di pubblicità ingannevole un tribunale federale ha obbligato il colosso farmaceutico britannico Reckitt Benckiser a ritirare dagli scaffali i prodotti venduti per trattare tipi diversi di dolore quando contenevano l’identico principio attivo nella stessa quantità.
“I consumatori non possono che essere preoccupati quando un’azienda farmaceutica diffonde informazioni che non sono vere. Le grandi aziende hanno in genere un nome che suona familiare e che rappresenta una garanzia per gli acquirenti”, commenta Rod Sims, presidente della “Commissione per la Concorrenza e per la Tutela del Consumatore australiana (ACCC)”.
Nel mirino Nurofen per il mal di schiena, dolori mestruali ed emicrania: tutti contenevano 342 milligrammi di lisina di ibuprofene ma i prezzi erano doppi rispetto al farmaco base. La casa farmaceutica ha accettato la sentenza pur negando di aver voluto ingannare in modo deliberato. Ora ha tre mesi di tempo per ritirare i prodotti e cambiare le informazioni. I consumatori, intanto, sono avvertiti: un Nurofen vale l’altro.