La COP21 si è chiusa con un risultato che va oltre le aspettative della vigilia. L’accordo raggiunto è stato approvato per acclamazione, senza un
La COP21 si è chiusa con un risultato che va oltre le aspettative della vigilia. L’accordo raggiunto è stato approvato per acclamazione, senza un voto ufficiale.
“Invito ora la COP ad adottare la bozza intitolata ‘accordo di Parigi’, inclusa in questo documento” aveva detto Laurent Fabius, aggiungendo subito dopo: “Mi guardo intorno nella sala,vedo che la reazione è positiva, non sento nessuna obiezione, l’accordo di Parigi per il clima è accettato.”
I partecipanti alla conferenza, e in particolare la Francia che l’ha presieduta, parlano di una svolta storica, perché lo scopo sarà contenere l’aumento della temperatura non solo al di sotto dei 2 gradi ma entro un grado e mezzo.
Ma molti ecologisti contestano il fatto che l’accordo entrerà in vigore solo nel 2020 e considerano che allora sarà troppo tardi per raggiungere l’obiettivo, dichiaratamente ambizioso.
“Questo accordo non ci porta fuori dal baratro” sottolinea Kumi Naidoo, direttore di Greenpeace, “ci siamo ancora dentro profondamente. La differenza è solo che in questo momento le pareti dello strapiombo diventano meno ripide e ci sono alcuni appigli cui aggrapparsi per costruire un movimento crescente tra i cittadini in tutto il mondo.”
I paesi del Nord del mondo aiuteranno quelli del Sud a finanziare le loro politiche climatiche con almeno 100 miliardi di dollari l’anno, ma l’obiettivo potrà essere rivisto al rialzo entro il 2025.